Nella foto: gli studenti delle classi III e IV B del Liceo Classico, la Dirigente Scolastica Maria Grazia Ficara, i docenti Elio Cappuccio, Paolo Madella, Consuelo Rogasi e Piergiorgio Russo.
La comunità di docenti e studenti del Liceo Gargallo di Siracusa ha accolto con favore l’invito a partecipare alla celebrazione dei 200 anni dall’inizio della rivoluzione ellenica, trasmesso da Stella Kalisperatou, presidente dell’Istituto Ellenico per la diplomazia culturale –Sicilia. La Dirigente scolastica, prof. Maria Grazia Ficara, ha ritenuto opportuno aderire a questa iniziativa ufficiale, per testimoniare la nostra solidarietà, amicizia e vicinanza al popolo greco. La data che si celebra è il 25 Marzo 1821, la storia del Liceo Gargallo, invece, iniziava nel 1861, in concomitanza con la formazione del Regno d’Italia, che sanciva la fine della lotta per l’indipendenza e l’autonomia del popolo italiano. E’ da quel momento che in questa scuola si studiano e tramandano i valori che hanno ispirato anche la lotta del popolo greco. I ragazzi nella foto sono ritratti con la bandiera nazionale ellenica e tengono in mano dei cartelli che riproducono il motto della rivoluzione greca, che in italiano significa “libertà o morte”. Generazioni di studenti siracusani si sono avvicendate al Gargallo nello studio degli antichi testi greci. Hanno letto Tirteo, poeta spartano, che, facendo riferimento ai suoi concittadini, pronti a sacrificare anche la propria vita per la loro città, scriveva:“È bello morire cadendo tra quelli che combattono nelle prime file". Si sono confrontati con le pagine dello storico ateniese Tucidide, che, quando Pericle deve descrivere il sistema politico ateniese, così si esprime: "Viviamo liberamente da cittadini nei rapporti con la comunità". Queste due brevi citazioni, ben note a tutti gli studenti, di oggi e di ieri, del Liceo Gargallo, evidenziano le antiche radici culturali e semantiche del motto della rivoluzione ellenica e spiegano i motivi della nostra quasi fisiologica, sincera e consapevole adesione a questa iniziativa.
Prof. Paolo Madella
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